Ieri sera ho partecipato alla mia prima sessione di D&D.
Tre giocatori novizi ed un master esperto. Situazione molto favorevole per noi, poco per lui. Nonostante ciò, con pazienza, ci ha tranquillamente condotti all’avventura.
Ho deciso di giocare come Yurijh, un mago umano figlio di Candlekeep. In giochi e videogiochi di ruolo cerco sempre di creare un personaggio quanto più vicino alla mia persona. A tal proposito una volta mi è stato chiesto “perché il mago ti piace così tanto?” e sono rimasto spiazzato, ma dopo un po’ di riflessione la risposta che ho dato è stata “forse perché a scuola non ero tra i più forti ma tra i più intelligenti”.
L’ambiente di gioco era davvero ben curato. Tavolo rettangolare lungo, monitor con immagini e musiche contestuali ad un capo, master all’altro. Noi giocatori ai lati. Al centro un grosso tappetino con griglia su cui muovere delle pedine, alcuni elementi di mappa preparati precedentemente, altri disegnati in divenire dal master.
Vedere quelle piccole statue, quei dadi colorati, quelle matite, il pannello del master, i vari quaderni su cui prendere appunti, mi ha emozionato. Non immaginavo potesse emozionarmi così tanto.
La partita è durata circa 3 ore, non è successo molto perché il master ha approfittato della prima sessione per ripetere un po’ di regole di base ed anche parlare di questioni organizzative.
Non ho molto da dire. Mi limiterò a dirvi che lanciare Dardo di fuoco 🔥 e sapere di aver incenerito un coboldo è stato galvanizzante e non vedo l’ora di rigiocare!